Ho cominciato a gestire un appartamentino su Airbnb. In pieno centro a Milano, a little cozy nutshell che piace molto e non mi dà grandi problemi. Certo però, è vero che io lo posso gestire perchè per il momento sono a casa con la nana piccola tutto il giorno. E a volte questa simpatica attività mi ha richiesto comunque un grande sforzo in termini di flessibilità e di zen attitude verso gli ospiti.
Un esempio: non si sa perchè, ma oggi tutti gli ospiti Airbnb si aspettano di avere a disposizione la colazione. Nota bene: anche se nel tuo link è chiaramente scritto che la colazione NON è inclusa (breakfast is NOT included), chissà come mai, ricevo messaggi del tipo: ” Hi, if you can bring some cream/milk that will be great. I didn’t manage to get any and will be busy at the conference all day”, oppure “Hi Elisabetta – the coffee ran out. It’s not an urgent thing really:) but if you are planning to restock it for the next guest, I will really appreciate drinking it tomorrow morning before catching the early flight”.
Questi sono due messaggi che ho davvero ricevuto. Ora, essere host Airbnb ti fa davvero riflettere su cosa voglia dire essere a disposizione degli ospiti. 24/7.
” I’m sorry I’m having problem with the apartment door key..the key doesn’t fit…can you come by I have to go out”…
Ora capite che con i nani in casa, in pieno momento pre-cena la cosa si fa complicata. Soprattutto che va bene rovinare la vita della primogenita riempiendola di responsabilità implicite, ma lasciarla con due fratellini piu piccoli (lei ha 6 anni) oltre al fatto che è pericoloso e potrebbe succedere qualunque cosa, le potrebbe costare soprattutto molto in analisi tra qualche anno…e sarebbe un peccato.
Ho imparato che i dettagli fanno la differenza, e che un sorriso è un mezzo potentissimo per risolvere quanti più imprevisti possibile. Quelli ci sono sempre, ma la sincerità e l’onestà in genere pagano con gli ospiti che vengono da qualunque parte nel mondo.
Ho imparato che gli olandesi sono i più esigenti, gli americani i più entusiasti, i giovani i più aperti, le donne di mezza età le più puntigliose. Le donne di mezza età olandesi, manco a dirlo, sono le peggiori. Chiedo venia alle mie care amiche olandesi, che tanto ancora non si possono definire di mezza età e quindi non me ne vorranno…
Ho imparato che ad ospitare guests che non hanno ancora recensioni si prende un grande rischio, non tanto perché non sai chi ti metti in casa. Ma perché questa gente non è abituata a condividere, non si rende conto che sta mettendo piede in un posto che per te è casa tua, non è una sterile stanza d’hotel. Quelle mura magari le hai pitturate, un tempo ci hai fatto l’amore, o semplicemente le hai decorate con cura e rese più accoglienti possibile. Quelli che non hanno recensioni non sanno che non gli porterai per forza la valigia su per le scale, soprattutto se già porti un fagotto di 10 kg in un baby zainetto, o se sei una donna sui 50 kg di fronte a un uomo d’affari di 90. Quelli che non hanno recensioni spesso non ‘viaggiano’ ma sono abituati solo ad ‘andare in vacanza’, che è ben diverso.
Ho imparato che l’assistenza Airbnb è presente ed efficiente, ma che non te ne lascia passare una. Se sgarri una volta mettono subito in chiaro che la faccenda è seria e che non si gioca con l’hospitality. Cartellino giallo, penalità finanziarie… bisogna stare sul pezzo insomma.
Con Airbnb ho avuto conferma di quanto mi piaccia parlare con la gente, fare domande, condividere.