Nessuno conosce Baranzate oggi. Nella mia Milano zona 1 ne parlo, la cito, questa periferia, e mi guardano come se mi stessi inventando Topolandia. Tra qualche anno, forse mese, si sentirà parlare di questa ‘collettività’, ne sono certa. Comune multietnico per eccellenza, Baranzate è autonomo solo dal 2004, dista meno di 10km dalla nostra Madunìna, anche se per venirci a lavorare ogni volta sto tre quarti d’ora in macchina. Chi te lo fa fare? Mi dicono. Non c’è risposta a questa domanda, se non il fatto che avere la disponibilità ad impegnarsi in prima persona sia un privilegio, una scelta di ogni giorno, e oggi mi sento di farla.
Baranzate é il comune con il reddito medio pro capite piu basso d’italia (meno di 12.000€ all’anno) e con la piu alta percentuale di cittadini stranieri residenti (quasi il 34%). E’ anche il comune che ospita l’associazione La Rotonda, disseminata in più vie e punti nevralgici del quartiere, che da anni svolge attività di rigenerazione sociale, di accoglienza, di solidarietà. Di questa associazione ho intervistato la scorsa primavera la presidente, Samantha Lentini (intervista a Samantha) e ne sono rimasta totalmente affascinata. Avevamo collaborato alla stesura di una richiesta di finanziamento proprio per lo Spazio InOltre, un ex capannone industriale – 1.415 metri quadrati di superficie coperta e 760 scoperti – acquisito da La Rotonda grazie a una cospicua donazione personale della Signora Diana Bracco. La nostra richiesta a Banca d’Italia, io come consulente di Fondazione Francesca Rava e lei come La Rotonda, prevedeva la realizzazione di un Corner stabile di InFarmaciaperIbambini all’interno dell’Emporio Solidale di InOltre.
La richiesta è stata accolta, e oggi l’abbraccio di Don Paolo (Steffano, parroco di Sant’Arialdo) e di Samantha, mi fa sentire istintivamente partecipe. Don Paolo dice che Baranzate non é ‘un quartiere modello’ ma un ‘modello di quartiere’, sottolinea che il suo personale motore propulsore é la fiducia nella Provvidenza, ‘che un po’ appartiene al mio datore di lavoro‘, sottolinea, con la sua energica ironia, con quel suo modo di essere parroco e imprenditore, persona di coraggio e soprattutto sherpa. Don Paolo é coinvolgente, concreto nella sua capacità di far convergere forze buone, caritatevoli, utili e comunitarie. É un visionario dalle tante idee, certo, ma ciò che mi ha emozionato dal primo momento in cui mi ha chiamata a colloquio é stata la sua concretezza, la sua ‘normalità’ nella straordinarietà della sua scelta di vita.
La volontà di Fondazione InOltre é quella di restituire questo capannone alla città, di creare un luogo generativo che possa contribuirne alla crescita. ‘Vogliamo mantenere la disseminazione all’interno del quartiere, poiché questo é il nostro genius loci, la nostra radice’, dice Samantha alla posa della prima pietra di venerdì. Ma ‘InOltre, come luogo di inclusione e cura, dovrà avere un nucleo centrale, e quale miglior posto per ospitarci a partire dal prossimo aprile 2020!‘.
Fino ad oggi, in tutti questi anni, non ho mai seguito da vicino lo svolgersi di un progetto per cui ho richiesto dei fondi. La gestione effettiva era sempre a svariate migliaia di km, quindi non era semplicemente possibile. Certo, dopo mille viaggi in Nord Africa mi sono trasferita per un po’ a Tunisi per seguire la fine della gestione del mio Tunisie UGPMI, che per me con i suoi 4 Milioni di Euro di budget ha rappresentato IL progetto, L’Esperienza, La fatica, La soddisfazione, La Porta che mi ha aperto tante strade successive. Ma oggi, qui, a uno sputo da casa sono ammirata di fronte alla concretezza della risposta al bisogno. A così poco dalla mia porta c’è una tale mescolanza di vite, di culture, di storie, c’é una grande resilienza e un punto di arrivo e di ripartenza. C’è la solidarietà, l’intelligenza, la visione di Samantha Lentini e di Don Paolo, c’è la Comunità di Baranzate. Non sapevo come rimettermi a scrivere sul mio blog dopo la pausa estiva, esplodo di stimoli nella mia testa, ma non ero certa delle prime righe da scrivere.
Venerdi 04 Ottobre alla posa della prima pietra dello Spazio InOltre non ho più avuto dubbi: ci sono persone che sanno smuovere una comunità, Samantha e Don Paolo sono tra quelle. Venerdì si è smossa la parte più profonda del mio cuore e della mia anima. E la mia penna parte dall’anima, sempre.
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2018, Don Paolo riceve l’onorificenza al merito della Repubblica Italiana:
Fiori all’occhiello, progetto La Rotonda
Fiori all’Occhiello, il laboratorio sartoriale che nasce nel 2014 come progetto d’imprenditoria sociale per coniugare un’alta professionalità e l’inserimento lavorativo sul territorio di Baranzate. Qui, dove la multiculturalità è la regola e la quotidianità, l’Associazione La Rotonda ha dato vita ad una sartoria artigianale con l’intento di creare un’opportunità concreta di lavoro intorno all’abilità di donne e uomini provenienti da paesi lontani.